Non sono un esperto in stoicismo.
Di seguito elenco quello che ho imparato leggendo il libro: A guide to a good life di Braxton Irvine.
Sono degli spunti per assorbire e comprendere il mindset stoico.
Questa è la prima parte
1) Perseguire la tranquillità e dominare i nostri istinti
L’obbiettivo di uno stoico è quello di bandire le emozioni negative e vivere in modo tranquillo.
Abbiamo più probabilità di avere una vita significativa se andiamo oltre la nostra insaziabilità.
Un modo per placare i nostri desideri è quello di desiderare ciò che abbiamo già.
Gli stoici pensavano che le persone debbano gioire delle buone cose che la vita offre, incluse le amicizie e la prosperità, ma solo se non si lasciano trascinare da esse. Inoltre devono interrompere periodicamente il godimento di ciò che la vita offre e spendere del tempo a contemplare la perdita di ciò che procura gioia.
“Gli uomini cattivi obbediscono al lusso come un servo obbedisce al suo maestro” .Loro non possono controllare il loro desiderio. Loro non trovano mai compiacimento, soddisfazione e pace.
Gli stoici gioiscono di ciò che è buono e disponibile ma si preparano a lasciarlo.
Perseguire le virtù porta alla tranquillità. Quando si è tranquilli è più facile seguire le virtù.
Le persone non sono felici perché sono confuse su ciò che è di valore.
Il prezzo della fama supera di gran lunga i benefici.
Gli stoici sono indifferenti allo status sociale. Danno valore alla libertà, e sono reclutanti di fare qualsiasi cosa dia a qualcun altro potere su di essi.
E’ folle per noi ricercare l’approvazione di persone di cui rifiutiamo i valori. Invece di preoccuparci della nostra fama, dovremmo trarre il meglio da oggi.
Diventa indifferente a ciò che gli altri pensano di te.
Ironicamente, rifiutando di cercare l’ammirazione delle altre persone, la guadagnano.
E’ folle pensare che è quanti soldi abbiamo e non il nostro stato mentale che conta.
E’ meglio morire di fame con stress e paura sparite che vivere irritati nel molto.
Il lusso è contro-produttivo se vogliamo avere una buona vita.
Con l’esposizione al lusso, le persone diventano difficili da soddisfare e una cosa curiosa accade: al posto di rimpiangere la loro capacità di gioire di semplici cose, si vantano della loro nuova inabilità di gioire di nulla tranne “il meglio”
Questi individui hanno ridotto seriamente la loro abilità di gioire della vita.
[..]Mangiare cibo dalla semplice preparazione. Scegliere cibo, non per piacere, ma per alimentazione. Non per piacere del palato ma per rendere il corpo più forte.
Al posto di vivere per mangiare e spendere la vita seguendo il piacere che deriva dal cibo, noi dovremmo mangiare per vivere.
Il piacere connesso con il cibo è uno dei piaceri più difficili da combattere.
Come dovremmo favorire una semplice dieta, dobbiamo favorire un modo di vestire semplice e una casa dall’arredamento semplice. Vestiti per proteggere il tuo corpo, non per fare impressione sulle persone. La nostra casa dovrebbe essere funzionale fare poco di più che tenere fuori il freddo e il caldo estremo e ripararci dal vento e dal sole. Una caverna sarebbe ok se fosse disponibile. Musonius ci ricorda che le case di lusso sono difficili da mantenere e che una semplice casa deve essere arredata con semplici mobili.
Sperimentare il lusso aumenta solamente l’appetito per più lusso.
Questo è perché il desiderio del lusso non è un desiderio naturale. I desideri naturali, come quello dell’acqua quando siamo assetati possono essere soddisfatti, mentre i desideri non naturali no.
Quando ci troviamo nel desiderare qualcosa dovremmo fare una pausa e chiederci se il nostro desiderio è naturale o meno e dobbiamo pensarci due volte se vogliamo soddisfarlo o meno.
Seneca ci avvisa che la lussuria usa la sua arguzia per promuovere il peccato. Prima ci fa desiderare cose che non sono essenziali. Poi ci fa desiderare cose che sono dannose. Poco tempo dopo la mente diventa schiava dei desideri del corpo e del piacere. Musonius ci dice che è meglio essere malati piuttosto di vivere nel lusso. La malattia fa male al corpo, ma il lusso fa male all’anima e ti rende non disciplinato e codardo. Quindi, conclude, che vivere nel lusso va completamente evitato.
Le necessita della vita sono semplici e facilmente ottenibili. Quelli che desiderano il lusso, solitamente, spendono un sacco di energia e tempo per ottenerlo. Chi lo evita può dedicare lo stesso tempo ed energia ad altre cose più valorose.
Resisti alla lussuria. Coltiva la frugalità.
Chi pratica la visualizzazione negativa può essere più felice con ciò che ha di chi vive al massimo della lussuria.
Il rispetto personale, vivere una vita con significato e la fiducia sono più importanti della ricchezza.
Quando dobbiamo guadagnare?
Una quantità di denaro che non porta alla povertà e che comunque ci tiene ben lontani da essa.
L’uomo che si adatta a soddisfare i suoi bisogni primari ed è ricco con una piccola somma è l’uomo veramente ricco.
Chi conosce la contentezza è ricco
Lao Tzu
È perfettamente accettabile accumulare ricchezza dal momento in cui non si fa male alle altre persone. E’ anche accettabile godere della ricchezza stando sempre attendi a non aggrapparsi ad essa. L’idea è che è possibile gioire di qualcosa e allo stesso tempo esserne indifferenti.
Colui che si arrabbia per la ricchezza farebbe meglio a buttarla via piuttosto che lasciarsi avvelenare il cuore. Ma chi non si attacca alla ricchezza, la possiede e la usa giustamente sarà una benedizione per i suoi simili.
Musonius: la felicita di una persona dipende più dai propri valori e dal rispetto personale che dalla quantità di ricchezza.
I giovani oggi non hanno la volontà per cercare la semplice tranquillità quando c’è così tanto da avere: una ragazzo perfetto, una ragazza perfetta, una sposa perfetta, un lavoro perfetto, l’amore e l’ammirazione di tutti intorno a loro. Per loro lo stoicismo è una filosofia per perdenti e loro non lo sono.
Grazie alla complessità dei loro schemi per ottenere la felicità si trovano a sperimentare ansia, rabbia e frustrazione.
Concludono che non è felice fare questi sacrifici a breve termine per raggiungere obbiettivi a lungo termine. Smettono di fare questi sacrifici, comprano una nuova auto, abbandonano la loro moglie e vanno con un amante.
Lo stoicismo ci insegna che dobbiamo contemplare la nostra morte sia da giovani che da vecchi.
Da vecchi alzarsi ogni mattina è un motivo per celebrare. Non si prende niente per dato.
Dato che lo stoico ha imparato a gioire delle cose che sono facilmente ottenibili o che non posso essere portate via da lui, proverà molta gioia nella vita.
Scopre che a lui piace essere la persona che è, nell’universo in cui abita. Questo non è un piccolo raggiungimento.
Non solo uno stoico prova gioia per le piccole cose nella vita ma ama lo stesso fatto di essere in vita. Sperimentano, in altre parole, la gioia stessa. Il saggio stoico può provare questa gioia tutto il tempo.
Avrai sempre nuovi desideri, non lavorare per loro.
Ma lavora per averne la maestria.
Piuttosto di voler nuove cose. Impara ad voler le cose che già hai. Quindi non lavorare per soddisfare ogni desiderio che arriva nella tua mente.
Sul dolore
Per prevenirlo usare la visualizzazione negativa.
Contemplando la morte di chi amiamo rimuoviamo una parte del dolore quando moriranno. Saremo più preparati.
Visualizzazione negativa “prospettiva”: immaginare di perdere qualcosa che abbiamo.
Visualizzazione negativa “retrospettiva”: immaginare di non aver mai avuto qualcosa.
Possiamo rimpiazzare la nostra sensazione di aver perso qualcosa con gratitudine per averla avuta.
Dovremmo mostrarci addolorati ma non provare dolore.
Sentire anche noi dolore non aiuterà l’altra persona, ma farà male a noi.
Sulla rabbia
La rabbia, dice Seneca, è una pazzia di breve durata. E i danni fatti dalla rabbia sono enormi. Nessuna piaga ha costato alla razza umana di più. Essere arrabbiati, Seneca conclude, è uno spreco di tempo prezioso.
Se siamo troppo sensibili ci arrabbieremo subito.
Se ci lasceremo corrompere dal piacere, le cose facili ci sembreranno difficili. Ma non perché sono difficili, ma perché siamo noi deboli.
Dobbiamo prendere le precauzioni e fare i giusti passi per assicurarci di non avere troppo comfort.
Per evitare di arrabbiarci dovremmo anche tenere a mente che generalmente le cose che ci fanno arrabbiare non ci recano nessun danno, ma la maggior parte delle cose sono semplicemente cose noiose che non vogliamo fare.
Arrabbiandoci prendiamo queste cose che magari basta un giorno per risolverle e le trasformiamo in qualcosa che altera la nostra tranquillità e il nostro stato.
Siamo degli schiocchi se lasciamo che la nostra tranquillità sia distrutta da cose di minore importanza.
L’umorismo può aiutare a prevenire la rabbia. Risate, molte di esse, sono la risposta corretta. L’idea è di pensare alle cose che ci sono accadute come divertenti invece che oltraggiose. Un incidente che avrebbe potuto farci arrabbiare può diventare una fonte di divertimento.
Quello che sembra di vitale importanza per noi, sembrerà non importante ai nostri nipoti. Non sopravviverà niente. Quindi quando sentiamo che ci stiamo arrabbiando dovremmo fermarci e considerare la sua importanza cosmica.
Quando ci stiamo per arrabbiare dobbiamo rilassare la nostra faccia, ammorbidire la nostra voce, e ridurre il ritmo della nostra camminata.
La rabbia è come la puntura di una zanzara. Se la gratti ti senti bene.. ma poi si intensifica la voglia di grattare. Ti gratti ancora e diventi infetto.
Sarebbe meglio non grattare in primo luogo.
Matteo
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