Come fai a capire quanto sei disciplinato?
Come fai a stabilire se ti stai veramente impegnando nel raggiungimento del tuo obbiettivo?
Nella realizzazione del tuo sogno?
Il test si effettua quando sei da solo.
Quando nessuno ti guarda.
Quando torni a casa la sera dopo aver lavorato ore e sei stanco.
Quando sei chiuso nella tua camera o nel tuo studio.
Cosa farai in quel momento?
Guarderai la TV? Mangerai schifezze? Guarderai video porno e passerai ore su youtube e i social media a curiosare su cosa fanno altre persone?
Oppure userai il tuo tempo per leggere, studiare, migliorarti, riposarti veramente, creare e lavorare più a lungo di tutti gli altri?
Spesso è chi si sofferma nei problemi più a lungo. Spesso è chi lavora più a lungo che vince. Semplicemente perché ci mette più ore di lavoro.
Durante la tua settimana quante ore sprechi?
3?
3*52=156 ore all’anno
5?
5*52=260 ore l’anno
Il tempo non torna.
Sta tutto li.
In quei piccoli passi compiuti giorno per giorno che la magia accade.
Quando sei da solo. E nessuno ti guarda.
Il test reale è con te stesso.
E’ un test a cui non ti puoi sottrarre. Non puoi mentire.
Tu hai il potere e il controllo.
Tu puoi disciplinare te stesso.
Ecco una citazione che spiega il concetto:
“The real test is this one: When you’re alone in a room, when you’re in a private place and nobody else can see you, what do you choose to do? Eat well, or eat poorly? Exercise, or watch television? Practice something, or do nothing? The best version of the truth appears to you and you alone, when nobody else can see. This is the test of discipline, and it’s what makes the difference in your life. It’s what regulates your own system and guides it. The individual alone comprehends it.”
George St-Pierre
Cosa decidi di fare?
Decidi di passare ogni giorno questo test.
In futuro ti ringrazierai.
Teo
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andre says
Guardarsi un evento sportivo dal vivo,lo consideri uno spreco di tempo?
Questo è un articolo che ti fa guardare dentro!
Teo says
Grazie per il commento Andre!
Guardarsi dentro e gestire il proprio pensiero è importante.
Ognuno si misura con i suoi obbiettivi.
Ad un evento sportivo si ricaricano le energie e ci si diverte. Più produttività e si affila la lama. Può anche essere un’occasione di networking.
E’ una maratona. Vince chi resiste e si rialza più volte. Ogni tanto una breve pausa ci può stare. Questo non significa andare allo stadio ogni weekend a tifare persone che corrono dietro ad una palla con una birra in una mano e un panino nell’altra, solo perché a casa ci si annoia o perché i conoscenti ci vanno.
Prima di ogni cosa si deve risolvere i problemi personali alla radice. Poi ognuno fa quello che più gli piace.
Quindi è uno speco di tempo se si fa spesso e se non coincide con ciò che vogliamo fare. Conoscere il perché delle proprie azioni è importante.
Per esempio se ho figli che giocano e vado a vederli questo può contribuisce all’obbiettivo di avere una famiglia fantastica. Invece se sogno di diventare milionario andare a vedere eventi sportivi..boh..magari qualche opportunità/buona idea/conoscenza importante può nascere.. ma non so quanto aiuti. Poi si deve lavorare per realizzare le idee e questo può costare parecchi eventi sportivi..
andre says
Sicuramente prima bisogni risolvere i problemi!Secondo me,ogni tanto,andare a un evento sportivo che non sia calcio,è salutare, perchè mi da una bella carica di adrenalina.
Maurizio says
ciao
io forse ora andrò fuori corrente di pensiero ma credo che tutta questa euforia di perseguire obbiettivi nella vita non sia poi una visione vincente.
La vita è un percorso, una strada con tante buche , incroci per nuove strade.
Quando percorri una strada puoi crescere, acquisire conoscenze, esperienze e semplicemente fare la tua strada.
Nel fare la strada non guardo un obbiettivo preciso, assorbo, imparo, faccio scelte e vado avanti.
Il porsi continuamente degli obiettivi da raggiungere sapendo a priori che basta un qualsiasi imprevisto non dipendente dalla propria volontà per fare tramontare qualsiasi obiettivo per il quale una persona lavora e si impegna pesantemente è un pò crearsi una aspettativa non reale.
E’ simile alla barzelletta del potere è volere per arrivare all’obbiettivo. Basta una malattia, un incidente quando esci di casa e il potere e il volere è bello che sfumato, insieme all’obbiettivo.
Con questo non intendo dire che la vita vada vissuta nel completo non far nulla, senza una visione.
Direi che non mi piace il vocabolo obbiettivi nella vita. Amo di più darmi input mentali quali abitudine all’allenamento nel fisico e nella mente, crescere lungo la strada della vita acquisendo valori quali la volontà, la sincerità, la compassione, la pazienza e il coraggio e non me li pongo come “obbiettivi” da raggiungere, ma semplicemente strade da percorrere.
Questi li posso avere attraversando la vita con passione energia e curiosità.
Vuoi arrivare all'”obbiettivo” ad esempio di essere più compassionevole? Non devi far altro che dedicare parte della tua vita al servizio dei poveri o degli ammalati facendo una precisa “scelta” nella tua strada che percorri.
Teo says
Ciao Maurizio,
grazie mille per il commento e scusami se rispondo solo ora.
Credo che tu abbia ragione. Pure io sto cercando sempre di più di accettare il presente e ciò che la vita mi offre.
Gli obbiettivi sono uno strumento. Ci aiutano e ci danno una direzione.
Ma spesso è meglio accettare la situazione attuale e modificare le proprie abitudini.
Adottare delle abitudini che prima o poi rendano l’obbiettivo matematicamente raggiunto.
Per me la formula è sempre stata: Valori > Scopo > Obbiettivi > Abitudini