La vita può essere dura.
Fare qualcosa che ha un impatto è difficile, lungo e faticoso.
Le tentazioni per mollare sono molteplici e si presentano in ogni angolo.
Ecco una lista di domande da porti nei momenti difficili per non mollare mai:
-Non ho mai mollato fin ora, perché mollare adesso?
-Cosa succede se non mollo? Se continuo, persisto ed ho fede il quello che voglio fare, cosa accade?
-Qual è la cosa peggiore che può succedere?
-Quali paure o ostacoli mi impediscono di ottenere il risultato che voglio ottenere?
-Perché non continuare?
-Dove sto andando precisamente?
-Qual è il prossimo passo?
-Quando ho iniziato cosa volevo per questa missione? Cosa volevo che diventasse questa cosa? Cosa me lo sta impedendo?
-Perché non posso farlo e basta?
-Posso rendere questa cosa facile o divertente da completare? Metti il problema in proporzione, vedilo dall’alto, riducilo nella tua mente.
-Ci sono persone che creano razzi per andare nello spazio, è possibile che non riesca a risolvere questo problema?
Mollare è un pensiero errato.
Quando si molla? La risposta è semplice.
Mai.
Mai. Mai. Mai. Mai. Mollare.
O vinci e raggiungi il tuo obbiettivo o muori facendolo.
E’ finita quando lo decidi tu.
Non è finita finché non vinci. Ricordalo.
Non importa quante volte abbiamo fallito in passato, ciò che importa è aver tentato di raggiungere il successo, è su questo che bisogna fermare il nostro pensiero. Charles Kettering ha affermato che un giovane che voglia diventare scienziato deve essere disposto a fallire 99 volte su cento prima di arrivare a un risultato positivo, senza che per questo il suo io ne soffra.
Maxwell Maltz, Psicocibernetica
Come Gandy diceva che il pensiero dell’odio e della violenza è sbagliato. Ovvero che il solo fatto di generare un pensiero violento non va bene. Se pensi di usare la violenza quando qualcuno ti fa del male, quello è l’errore. Hai generato un pensiero sbagliato. Puoi decidere a come rispondere agli stimoli esterni, sei umano. Per cui puoi decidere di rispondere alla violenza con il bene e l’amore. E, dato che ogni essere umano in fondo è buono, dopo il momento di rabbia, a lungo termine, si renderà conto di aver sbagliato.
UomoTenace dice che il solo fatto di pensare a mollare o dubitare minimamente che i propri sogni siano irrealizzabili è un errore. Chi molla è un fallito. Un perdente. Non importa la difficoltà. Se inizi a mollare nelle piccole cose, inizierai a farlo anche nelle grandi cose. Ed innesterai un’abitudine a mollare, a lasciare le cose a metà, a non concludere. E questo non va bene. Semplicemente, continua a persistere FINCHE’.
Finché non ottieni ciò che vuoi.
Finché non vinci.
Rialzati e attacca. Gioca in attacco.
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Qui un paio di citazioni dal libro L’arte di vivere. Libro profondo. Pieno di ricchezze su cui riflettere. Ecco un paio di spunti:
[..] tutti gli uomini, nel fondo del loro cuore, sono uguali. Non esistono uomini totalmente cattivi o perversi. Esistono uomini avidi, egoisti e timorosi. L’esempio di eroismo portato avanti da uomini eroici, veramente nonviolenti, pronti a morire, avrebbe alla fine commosso anche gli uomini più duri, più avidi, più superbi, come Hitler e Mussolini, e li avrebbe indotti a venire a patti. La non violenza, la cui essenza è l’amore, la carità, per Gandi, avrebbe avuto tale capacità di convertire il nemico. Il non porre odio a odio, vendetta a vendetta, ma amore ad odio avrebbe avuto la capacità di cambiare il cuore dell’avversario. Questi, in un primo tempo, avrebbe scambiato la nonviolenza per viltà, poi l’avrebbe schermita e beffeggiata, ma alla fine avrebbe capito che era una lezione d’amore e ne sarebbe stato avvinto.
[..]la vera difesa consiste nella non violenza. Può sembrare paradossale, ma quello che voglio dire è che la violenza si fa forte della contro-violenza. L’aggressore ha sempre uno scopo nel suo attacco: egli vuole che colui che si difende, ceda almeno su qualche punto. Ora, se colui che si difende si controlla ed è deciso a non indietreggiare neanche di un pollice e nello stesso tempo respinge la tentazione di affrontare la violenza dell’aggressore con analoga violenza, portandosi così sul piano sul quale quello vuole trascinarlo, quest’ultimo in breve si renderà conto che non trae alcun vantaggio nell’infierire sull’avversario e che la sua volontà non può essere imposta in questo modo.
Rendi bene per male.
Gandhi, L’arte di vivere
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Se ti senti una vittima esci subito da quello stato negativo. Sei responsabile per tutto ciò che ti accade.
La maggior parte dei progetti, delle idee straordinarie, delle invenzioni non vedono mai la luce. Questa è la verità. Le tue idee non valgono niente. Non sono nemmeno tue. Sono di chi le realizza. Perciò fai un piano, dividilo in piccole azioni ed inizia. Fai il primo passo.
Milioni, miliardi di persone ogni giorno hanno idee. Probabilmente qualcuno in questo momento nel mondo ha avuto la tua stessa brillante idea.
Sei senza idee? Chiedi a me. Ne ho a centinaia ogni giorno. Il problema? Le idee da sole non bastano. L’idea di per se non ha valore.
Cosa ha molto valore invece?
E’ la capacità di prendere quell’idea e di portarla nella realtà. E’ qui che quasi tutti si fermano, mollano, crollano, decidono che non ne vale la pena ecc. Devi integrare il processo per la creazione dell’idea nella tua routine.
Ogni idea ha il suo prezzo da pagare.
E’ il prezzo della disciplina. E’ il prezzo dei sacrificio. E’ il prezzo di rinunciare a tutto il resto per quell’idea.
Niente è gratis. Devi guadagnarti il possesso dell’idea, realizzandola.
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La parabola dell’oasi
Immagina un’idea come un’oasi. Acqua fresca, frutti tropicali, il cocco e la preziosa acqua al suo interno. Verde vegetazione ed ombra.
L’oasi si trova a centinaia di chilometri da te. Tu sei in un deserto con mezza bottiglia d’acqua caldissima.
Sei a piedi, sei senza una cartina. Ciò che hai è la tua volontà e il tuo spirito.
La tua missione è attraversare il deserto per raggiungere l’oasi. L’oasi è il tuo sogno.
Per raggiungere l’oasi devi vincere le difficoltà fisiche e mentali. Devi prepararti. Imparare a leggere gli astri per orientarti. Capire come sopravvivere al caldo nel deserto e cibarti. Costruire qualcosa per ripararti dal sole e dalla sabbia. E’ un processo lungo e faticoso.
Vicino al tuo punto di partenza c’è un villaggio. Il villaggio delle comodità e della noia. Dove i sogni muoiono e tutti vivono una vita monotona di TV e gossip. Dove si aspetta il weekend per sballarsi. Tutto quello che devi fare è adeguarti, non chiedere troppo, non pensare all’oasi e alla fine del deserto, e vivere una vita di mediocrità. Rinunciando ai tuoi sogni e credere che siano solo un’illusione.
E’ deserto che le persone si perdono. Mollano. Tornano indietro. C’è anche chi pensa che l’oasi sia una pazzia, un’invenzione e che non esista.
“E’ troppo difficile.”
Non sanno leggere le stelle.
E non sanno come imparare a farlo. C’è un party imminente.
Preferiscono una vita di comodità ai loro sogni.
Ecco io credo che essere disciplinati significhi affrontare i deserti che circondano la realizzazione delle nostre idee. Significa eseguire il processo, non importa come o perché, solo eseguire. Stabilire dove si vuole arrivare ed eseguire.
Ogni cosa ha un suo prezzo. Una sua forza fisica da vincere.
Più grande è questa forza più grande sarà la ricompensa.
E la gratificazione del raggiungimento dell’oasi sarà enorme.
Quando non sai come fare una cosa significa solo che non sei stato abbastanza disciplinato nell’apprendimento. Puoi apprendere qualsiasi cosa con la giusta costanza, impegno e disciplina. Puoi apprendere a programmare, puoi apprendere come costruire un business, puoi apprendere un’altra lingua, puoi apprendere una professione, puoi apprendere ogni cosa. Nessuno è nato imparato. Ciò che serve è disciplina, sano lavoro, obbiettivi chiari, volontà e la fede nel potercela fare.
Le persone mollano perché attraversare i deserti è difficile. Ci vuole un periodo di adattamento alla siccità, alla caccia, alla temperatura ecc.
Se non molli mai, a costo della vita..
Se sei costante e continui a perseverare e migliorare ad ogni arresto, caduca, ostacolo.. imparando ogni volta dai fallimenti…
..niente di può fermare. Ogni cosa è possibile con questo atteggiamento.
Affronta il deserto per rendere i tuoi sogni realtà.
Il deserto è la tua casa. Il tuo confort è dove si fallisce per migliorare, dove si testano i propri limiti in progetti concreti per rendere reali i propri veri sogni.
Diventa deserto.
Non mollare mai.
FINO ALLA FINE.
Scegli la tua oasi e non mollare mai durante l’attraversata. La vita è troppo breve. Vivi i tuoi sogni.
Hai qualche domanda che poni a te stesso nei momenti buii per non mollare? Scrivila nei commenti
Teo
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